Uso dell’ESPE come sensore di presenza
La funzione principale di un dispositivo di protezione usato come sensore di presenza è quello di mantenere la macchina in uno stato sicuro fintanto che una persona o parte di essa si trova all’interno dell’area sensibile.
La zona sensibile dovrà quindi essere configurata in modo tale da non permettere che una persona possa restare all’interno dell’area pericolosa o ad una distanza inferiore alla distanza di sicurezza senza essere rilevata.
Se il dispositivo di protezione assolve solo la funzione di sensore di presenza, esso dovrà essere usato in combinazione con altre misure di sicurezza (es. riparo interbloccato o sensore di attraversamento) per assicurare che la macchina si trovi in uno stato sicuro prima che sia possibile accedervi.
Nel dimensionamento dell’area protetta, oltre al calcolo della distanza di sicurezza, occorre far si che la zona pericolosa sia raggiungibile solo attraverso l’area sensibile del sensore.
Non deve essere possibile raggiungere l’area pericolosa scavalcando oppure strisciando al di sotto dell’area sensibile o sporgendosi oltre il bordo dell’area sensibile.
Per segregare le parti della macchina non protette dall’ESPE occorrono ripari solidi (interbloccati col circuito di controllo della macchina se possono essere rimossi per permettere l’accesso per manutenzione).
Non deve essere possibile un avviamento involontario della macchina dopo che una persona, avendo attraversato l’area sensibile, venga a trovarsi all’interno dell’area pericolosa.
Metodi idonei per eliminare questo rischio sono:
- Uso della funzione di restart – interlock
- Uso di un sensore di presenza uomo all’interno dell’area pericolosa
- Uso di ostacoli che impediscano alla persona di rimanere fra zona protetta e zona pericolosa